
Zuppa di lenticche Bimby
Ingredienti
- 1 cipolla di medie dimensioni
- 1 carota senza pelle
- Mezza costa di sedano
- 100 g patate senza pelle
- 1 spicchio aglio
- 400 g lenticchie secche
- 1 pizzico semi di cumino
- 800 g acqua
- 1 foglia alloro secca
- sale
- pepe
- olio
Istruzioni
- Mettere nel boccale del Bimby cipolla, carote, sedano, patate e aglio e tritare per 5 secondi a velocità 8.
- Aggiungere l’olio e rosolare per 5 minuti a 120° e velocità 1.
- Unire le lenticchie, l’acqua, l’allora, i semi di cumino, aggiustare di sale e pepe e cuocere per 40 minuti a 100° e velocità 1. Servire caldo.
Note
La zuppa di lenticchie Bimby, con l’arrivo del freddo, arriva anche la voglia di piatti caldi e confortanti come questi. Una ricetta sana e gustosa, che sfrutta le molteplici proprietà di questo legume, definito anche la carne dei poveri. Questo perché in passato era la maggior fonte di nutrienti utilizzata dall’uomo, quando non si aveva la possibilità di acquistare carne animale.
La loro forma tondeggiante, che ricorda una moneta, è ancora oggi motivo di consumo a Capodanno. La tradizione vuole infatti che le lenticchie vengano consumate il primo giorno dell’anno per portare prosperità economica. Le lenticchie sono molto apprezzate per il loro sapore delicato, che bene si abbina a molti altri ingredienti. Sono infatti molto diffuse nella cucina asiatica, dove vengono accompagnate da spezie e latte di cocco, ma anche nella cucina vegana e vegetariana, dove trovano impiego in polpette, burger e molte altre preparazioni.
Le lenticchie sono legumi contenenti proteine, fibre, ferro e aminoacidi essenziali. Sono indispensabili per l’alimentazione umana e sono anche povere di grassi, quindi indicate in diete ipocaloriche. Furono tra i primi legumi coltivati dall’uomo grazie alla loro ottima resistenza nei climi temperati e se ne trovano le prime testimonianze nella Mezzaluna fertile.
In Italia ne esistono diverse varietà, tutte adatte alla preparazione della zuppa di lenticchie Bimby. Tra le più conosciute si trovano le lenticchie di Castelluccio di Norcia, che ogni primavera danno vita ad un magnifico fenomeno di fioritura. Esistono poi quelle di Altamura, di dimensioni maggiori e dal colore verde. Quelle di Santo Stefano di Sessanio sono coltivate a 1200 m di altitudine, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso. Infine, quelle di Mormanno, sono le più delicate e leggere, dalla buccia sottile, perfette per essere cucinate in una zuppa.