
Agnello Pasquale Bimby
Ingredienti
- 1 coscia d’agnello disossata
- Mazzetto erbe aromatiche rosmarino, prezzemolo, salvia, timo, maggiorana
- 3 spicchi aglio
- 1 bicchiere vino bianco
- Olio extravergine di oliva
- sale
Istruzioni
- Marinare l’agnello con vino, 2 spicchi aglio, erbe e sale per circa 3 ore.
- Inserire nel boccale l’olio, lo spicchio d’aglio e il rosmarino e soffriggere per 2 minuti a velocità 1 a 100°.
- Inserire l’agnello marinato e procedere allo stesso modo, rosolando 2 minuti per lato a velocità 1 a 100°.
- Inserire la marinatura e cuocere per 1 ora a temperatura Varoma senso antiorario.
Note
Una tradizione ormai ben radicata quella di mangiare l’agnello a Pasqua. Il tutto si rifà all’abitudine cristiana di celebrare con il suo simbolo la resurrezione di Gesù. In realtà questo è quello che si crede nell’immaginario collettivo, ma la storia dell’agnello pasquale bimby è diversa.
Questo rito pare infatti nascere nella cultura ebraica, quando Mosè e il suo popolo celebrarono la fuga dall’Egitto mangiando proprio l’agnello, usando anche il sangue per segnare le porte delle case per salvare i primogeniti dalle piaghe d’Egitto. La tradizione ebraica prosegue anche ai giorni nostri in tutte le sue forme. Sono infatti proibiti in questo giorno i prodotti lievitati e si privilegiano le erbe amare, le uova e l’agnello, ognuno con una simbologia differente.
Anche in tempi più antichi però, si usava cibarsi di agnello in questo periodo, proprio prima che i pastori partissero per i pascoli sulle alture. Storia e curiosità a parte, la carne d’agnello è da sempre apprezzata nel mondo della ristorazione. Una carne bianca che si presta molto bene ad essere una valida alternativa a pollo e tacchino, anche per via delle sue proprietà. Contiene una percentuale maggiore di potassio e risulta essere molto più leggera e digeribile. Il suo elevato contenuto di proteine la rende la carne perfetta per chi volesse rinforzare la propria muscolatura.
L’agnello è chiamata anche la carne degli sportivi, per via del suo elevato contenuto di ferro e vitamine. Molto importante anche la cottura, per non perdere tutte queste proprietà. Pertanto si prediligono metodi arrosto o alla griglia per preservarlo il più possibile.
Si definisce agnello il cucciolo della pecora che non abbia superato i 12 mesi di età. I tagli sono differenti e ognuno più adatto a determinati tipi di cottura. La coscia, ad esempio, è indicata per arrosti, proprio come l’agnello pasquale bimby, mentre dal carrè si ricavano le costolette, più adatte ad uno scottadito.